GIOVANI ED EMOTIVITA’

In classe abbiamo letto un articolo della scrittrice Vanna Iori intitolato “Giovani ed emotività”. In questo testo l’argomento centrale che viene trattato è quello dell’emotività dei giovani e di ciò che la influenza. Nella prima parte dell’articolo viene affermato il fatto che le inquietudini dei giovani di oggi sono dovute ai cambiamenti delle prospettive esistenziali e all’incertezza del tempo presente. Queste inquietudini sono da un lato comuni a tutti gli adolescenti di ogni tempo, ma dall’altro si differenziano leggermente, poiché i fattori che hanno influenzato le varie generazioni sono diversi e molteplici. Successivamente, Vanna Iori sottolinea l’importanza di educare i giovani ai sentimenti. Attraverso questa frase l’autrice vuole esprimere il fatto che il compito educativo consiste nell’aiutare i giovani ad attribuire un ruolo significativo nelle loro vite all’emotività, assumendosi le responsabilità di ciò che essa comporta. Dunque la tesi del testo è che nell’esistenza umana il sapere e i sentimenti sono estremamente connessi tra loro: il fatto di dare maggiore importanza alla mente e alla ragione, trascurando l’emotività, rende la vita umana incompleta.

Vanna Iori

Inoltre, un’altra importante conseguenza derivante da questo problema è che la mancanza di emotività, la quale sta alla base del pensiero e dell’etica, influenza in modo negativo la società contemporanea, non più in grado di ragionare con il cuore.

Infine, nell’ultima parte del testo, la Iori afferma che “non si ha più educazione della persona umana integrale se si trascura questa dimensione fondamentale e si privilegia l’istruire sull’educare… le emozioni, i sentimenti ci fanno conoscere che cosa ci sia nel cuore e nell’immaginazione degli altri da noi”. Questa frase intende trasmettere il fatto che è possibile ricevere un’educazione completa solo quando l’istruire e l’educare sono sullo stesso livello. In effetti, sottovalutando l’emotività, non si è più in grado di comprendere a fondo le altre persone e la loro personalità. e ciò contribuisce a creare confusione, soprattutto tra i giovani. A mio parere, in questo articolo l’autrice non partecipa emotivamente a ciò che scrive; infatti, nonostante esponga la sua tesi con fermezza e decisione (accompagnandola anche con alcuni esempi passati e dell’attualità) sembra non voler trasmettere la sua emotività in ciò che scrive, preferendo invece dare il proprio punto di vista in maniera più distaccata, senza riferimenti personali.

Personalmente, concordo pienamente con la tesi esposta da Vanna Iori; infatti, credo fermamente che l’educazione ai sentimenti svolga un ruolo fondamentale nella vita delle persone e che, per questo motivo, non debba essere messa in secondo piano. In particolare, l’emotività è importante in età giovanile, poiché aiuta a esprimere se stessi e la propria personalità. Senza di essi, difatti, gli adolescenti non potrebbero relazionarsi con le altre persone e trasmettere ciò che provano; in poche parole non potrebbero essere loro stessi. Questo bisogno di esprimere la propria emotività è sempre stato presente in ogni periodo e generazione di ragazzi, ma al giorno d’oggi è ancora più importante, in quanto la fascia di età in cui si può parlare di giovani si è ingrandita notevolmente. Infatti, se una volta un sedicenne era ormai considerato un adulto (poiché aveva già molta esperienza, soprattutto in campo lavorativo), oggi ragazzi di venticinque o trent’anni vengono reputati ancora dei giovanotti, in quanto devono imparare ancora tanto dalla vita.

Un altro problema che riguarda questo aspetto è il fatto che gli adolescenti ricevono nella loro vita messaggi e informazioni contrastanti che li portano ad uno stato di confusione: difatti, se da un lato alcuni sembrano spronarli a mettere al primo posto la ragione e il controllo, dall’altro diversi messaggi li spingono verso uno stile di vita incentrato sul divertimento e sull’esprimere attraverso esso le varie emozioni. Conseguenza di tutto ciò è che, al giorno d’oggi, vi sono giovani distaccati dalla realtà e indifferenti, ma anche adolescenti che, cercando di tirare fuori la loro emotività, si sfogano attraverso feste e l’utilizzo di alcol e droghe. 

In sintesi, i giovani non sono più in grado di gestire ciò che provano perché alcuni, nel tentativo di nascondere i loro sentimenti, si allontanano dalla società, mentre altri cercano invano di esprimerli attraverso il divertimento. Quindi, a mio parere, è necessario intervenire su questo problema, in quanto gli adolescenti rappresentano il futuro del nostro pianeta ed è giusto educarli nel modo corretto. per fare ciò, occorre far capire loro che nella vita ragione e sentimento hanno la stessa importanza e devono andare di pari passo, senza far prevalere uno dei due aspetti. Solo in questo modo, infatti, si potrà osservare ogni particolare della vita in modo completo e profondo; ma soprattutto, solamente in questa maniera sarà possibile immedesimarsi con facilità nella personalità dell’altro, facilitando così lo sviluppo di legami e relazioni, basi fondamentali della vita sociale.

Bianchi Daniele IIIP

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