Intervista viaggi in Albania e Napoli

Intervista a due ragazze che hanno fatto due bellissimi viaggi, uno in Albania e uno a Napoli, entrambe hanno viaggiato in macchina e hanno fatto tante esperienze entusiasmanti che hanno condiviso.

Viaggi in Albania e Napoli

Gea:”Benvenute ragazze! Siete pronte a raccontare cosa avete combinato in queste vacanze?! Io non vedo l’ora di ascoltarvi.” 

Nensi e Noemi:” Sii siamo super cariche!”

Gea:” Bene allora direi di iniziare, innanzitutto come è stata la partenza?”

Noemi:” Siamo partiti da Morciano di Romagna il 26 mattina in macchina e dopo 5 ore siamo arrivati a Napoli. Siamo rimasti per dieci giorni così da festeggiare come tutti gli anni il capodanno lì”

Nensi:”Noi invece siamo partiti il 23 subito dopo scuola, e stato un lunghissimo viaggio  di 17 ore, ma ne è valsa la pena perchè andando in macchina abbiamo potuto fermarci e fare tante foto dei panorami più belli, ovviamente è stato bellissimo per noi e un po’ faticoso per mio babbo che non si è mai fermato.”

Gea:” La giornata più bella che avete passato?”

(Nennella, Napoli)

Noemi:” La mia è stata la giornata a Napoli centro, siamo partiti la mattina dalla stazione di Aversa arrivando dopo mezz’ora alla stazione di Napoli centrale. Siamo subito andati a fare colazione con una buona sfogliatella e successivamente abbiamo preso la metro per arrivare in via Toledo e raggiungere a piedi San Gregorio Armeno dove abbiamo passato la mattinata e comprato dei corni rossi portafortuna. arrivata l’ora di pranzo abbiamo raggiunto i quartieri spagnoli per andare a mangiare alla trattoria “Nennella”. C’era molta fila infatti abbiamo aspettato due ore e mezza prima di mangiare, ma il buon cibo  e l’accoglienza del personale ha sicuramente ripagato l’attesa.”

Nensi:”Beh di giornate belle ne ho passate molte, ma in particolare la prima serata ovvero il 24 che là ,non è vigilia perché appunto non si festeggia il Natale ma solo il capodanno, con le mie cugine che sono un po’ più grandi di me la sera siamo andate a ballare, le discoteche sono molto diverse, poiché l’ingresso è sempre gratuito o comunque la maggior parte delle volte, perché si pagano solo le bevande e le consumazioni, secondo me la sono anche molto più controllate, anche perché se qualcuno dava fastidio lo cacciavano fuori subito, insomma a me è piaciuto molto anche se sono abituata a generi di musica diversi, in Albania la musica per me era quasi sempre uguale, monotona che è perlopiù pop (ARTIOLA & PONI – FOL SHQIP).  E stata una delle giornate più belle perché poi senza neanche tornare a casa siamo subito    partite  per andare in montagna.

Gea:”Durante la permanenza in Albania e a Napoli avete svolto altre attività?”

Nensi:”Io durante la mia permanenza in Albania ho fatto un sacco di esperienze: il primo giorno appena arrivata la sera come dicevo prima, sono andata a ballare nelle fantastiche discoteche albanesi, il giorno dopo con ben solo 3 ore di sonno siamo andati a fare una bellissima gita in montagna, era tutto fantastico da lassù si vedeva tutta l’Albania, eravamo nel Dajti e per salire ci abbiamo impiegato 15 minuti perché siamo andati con la funivia, ma al ritorno siamo scesi a piedi per goderci a pieno il panorama impiegando però 2 ore. Lassù oltre che ad esserci una spettacolare vista c’erano anche i go kart, dopo aver fatto un paio di giri abbiamo giocato al tiro a bersaglio e abbiamo vinto un mega peluche.Ovviamente tornati a casa stanchi morti non ci siamo messi a dormire ma ci siamo preparati per uscire di nuovo a fare serata, per poi il giorno dopo ripartire per Kosovo e andare a sciare nelle piste artificiali, anche perché purtroppo la neve quest’anno non c’era. Insomma i giorni seguenti non sono stati poi così diversi, la mattina turista e la sera festaiola”

Gea:” Cavolo però, non eri mai stanca?”

Nensi:” In realtà dei giorni sì, ma devo dire che quando tornavamo dalla serata se la mattina  non dovevamo uscire non mi svegliavo prima di mezzogiorno”

Gea:”Immagino ahahah, e tu Noemi?”

Noemi:” Si, una giornata siamo andati a visitare la Reggia Di Caserta perchè era da molto tempo che desideravo vederla, e dopo un’ora e mezza di fila siamo finalmente entrati, ma devo dire che ne è valsa davvero la pena!”

(Regge di Caserta, Napoli)

Gea:” quale cibo tipico vi è piaciuto di più?” 

Noemi:”Beh direi che la pizza napoletana non si batte con niente, ma in generale il cibo lì è tutto buonissimo”.

Nensi:” Il nostro piatto tipico si chiama “tave dheu” che sarebbe uno spezzatino di carne di vitello, ricotta, pomodori cipolla e un po’ d’aglio e varie spezie. La particolarità è che si serve in una tazza di terracotta ancora fumante appoggiato in un centro tavola, e si mangia tutti insieme. Inoltre la cottura deve avvenire molto lentamente.”

Gea:”E Capodanno invece, come lo avete passato?”

Nensi:”Beh il 31 a mezzanotte sono stata a casa a mangiare con la famiglia, perché  il 31 è come  Natale, perché non si festeggia come da noi il 25 , mentre il 31 si mangia tutti insieme in famiglia e a 00.00 cominciano i fuochi che durano per circa un’oretta. Ogni anno andavamo in piazza a Tirana per vederli bene, anche perché fanno un vero e proprio spettacolo che dura una buona mezzoretta, immaginatevi di essere là e oltre ai fuochi della piazza fatti dal comune, vedere altri mille fuochi attorno a voi che illuminano il cielo, è davvero spettacolare, ma come dicevo quest’anno non siamo andati, perché stavamo festeggiando nella nuova casa di mia zia e ne avevamo presi molti. Ne abbiamo anche approfittato  per festeggiare il compleanno di mio babbo. Dopo aver sparato i fuochi io e le mie cugine siamo andate a ballare e fare serata in un bar di amici, per poi farci un bel bagno in piscina, tornando alle 8 del mattino, vedendo anche l’alba.”

Gea:”devo dire che ti sei divertita molto!”

Nensi:”Eh si, quest’anno direi proprio di si”

Gea:”E tu Noemi?”

Noemi:”Il mio capodanno l’ho passato in famiglia a casa di mia nonna paterna. Abbiamo iniziato a cucinare nel pomeriggio per il grande cenone.  Arrivata l’ora di sedersi a tavola abbiamo iniziato con l’antipasto per poi proseguire con il primo e il secondo. Mentre aspettavamo la mezzanotte abbiamo ballato e giocato a giochi da tavolo; arrivata l’ora attesa abbiamo brindato con lo champagne e il dolce e siamo usciti in balcone per vedere i fuochi, protagonisti di tutto il lungomare di Napoli.”

Gea:”Com’è stato tornare?”

Nensi:”Tornare non è mai bello, specialmente lasciare i nonni, i cugini, ma purtroppo bisogna  tornare alla vita di tutti i giorni che dopo un po’ manca, siamo partiti alle 14 e siamo arrivati alle 16 del giorno dopo, purtroppo stavolta abbiamo trovato tantissimo traffico e ci siamo trattenuti parecchio nelle dogane, una a  Montenegro, che per fare 200 mt ci abbiamo messo 6 ore perché controllavano ogni singola macchina. Il viaggio poi è ripreso normalmente con zero traffico. Ci siamo stancati molto e ci siamo dovuti fermare perché il babbo era stanco ma nonostante ciò è stato bello.”

Noemi:” Il ritorno sin da piccola mi fa venire un pò di malinconia, quest’anno più di tutti è stato molto difficile lasciare i miei nonni ma nonostante ciò dopo tanti saluti pianti e abbracci siamo ripartiti in macchina verso casa”

Gea:” Ora rimane da dire una parola tipica per entrambe!” 

Noemi:” Diciamo che giù a Napoli ho sentito molto la parola “signò” che vuol dire “signore” e viene utilizzata tra venditori per chiamare la clientela”

Nensi:”Una parola tipica Albanese che si dice all’inizio dell’anno è “qofte nje vit i mbare” che sarebbe un augurio per un anno pieno di cose belle.”

Martino Noemi, Ramazani Nensi, Galvani Gea

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