Tra REALE e VIRTUALE al Teatro della Regina

A conclusione del progetto Storie Onlife il giorno 22/01/2024 i ragazzi della 4S si sono recati, assieme all’altra classe di Scienze Umane 4Q e ai ragazzi delle medie, al Teatro della Regina a Cattolica per assistere allo spettacolo sulla dipendenza da internet “C’è nessuno”.

La rappresentazione teatrale si è aperta con un ragazzo vestito con un pigiama rosso e collegato al suo computer per giocare ai videogiochi assieme ad un suo amico di nome Brown conosciuto online. Concluso il videogame il compagno si confida dicendo che la vita online è solo un’illusione della libertà e insieme cominciano a ricordare i tempi passati quando si vedevano a scuola e trascorrevano del tempo assieme nel mondo reale. Durante questa conversazione il protagonista toglie il suo pigiama ed è come se si spogliasse suo mondo ovattato e venisse a contatto con la realtà.

A questo punto Brown chiede all’amico di incontrarsi concretamente, ma il protagonista si nega per degli impegni da sbrigare.

La rappresentazione prosegue con un famoso youtuber che consiglia ai suoi follower di non ascoltare le persone care perché tanto tutti vogliono il peggio per loro, inoltre devono trascorrere il tempo online perché la realtà è piena di menzogne, contraddizioni e delusioni che in Internet non sono presenti: per concludere, invita tutti a seguirlo e donare denaro per supportarlo. Il protagonista finisce per credere a tutto ciò e si barrica nuovamente nel suo universo idilliaco. 

Il giorno seguente il protagonista chiama Brown per giocare con la realtà aumentata e, in questa occasione, l’amico parla della rete di Indra: l’universo è come un’enorme rete che si estende all’infinito in ogni direzione e al punto di intersezione di ogni nodo c’è una lucente gemma. Ciascun gioiello riflette gli altri, generando un vasto intreccio  di sostegno che include tutto. Nessuna gemma esiste senza le altre o può essere considerata a sé stante. Ognuna è interdipendente dalle altre. Se comparisse una macchietta nera su una qualunque delle gemme, comparirebbe su tutte.

Brown riprende questa antica metafora per spiegare che ogni individuo è unito all’altro tramite legami indissolubili ed inevitabilmente le azioni di uno si riflettono sull’altro. Da qui Brown e l’amico riflettono sulla possibilità di avere amicizie reali ed esperienze che implicano la responsabilità di mantenere i rapporti costantemente: una volta chiusa quella porta tutto rimane dov’è.

Conclusosi lo spettacolo l’attore si è presentato specificando che aveva ideato la rappresentazione basandosi su una storia vera: la sua.

In seguito ha lasciato spazio alle domande dei ragazzi, alcune di queste sono:

● Com’ è arrivato al ritiro sociale? Dovevo conciliare il tempo per i videogiochi, per lo studio, per la ragazza, per gli amici e ho trovato tutto ciò che mi serviva in una scatola (il computer) che mi permetteva di divertirmi, socializzare e anche istruirmi in sicurezza, senza esporsi ai pericoli e alle ansie della vita reale e interfacciarti con la gente in carne ed ossa.

● Cosa ne pensa delle amicizie virtuali e cosa rappresenta il personaggio di Brown ? Brown per me rappresenta un’amicizia insignificante e ritengo che le amicizie  virtuali siano sensate solo se non le si prende seriamente.

Dopo aver esaurito le domande da porre all’attore le classi sono uscite dal teatro arricchite dal racconto di chi ha sperimentato in prima persona l’effetto totalizzante che internet può esercitare sulle persone e dal lungo lavoro interdisciplinare iniziato ad ottobre ed ancora in corso di svolgimento.

Carlotta Serafini 4S Gianluca Leardini 4S

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